Sarà vero amore?

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Per chi è alla ricerca del significato dell’amore:

punti di vista e spunti di riflessione sintetici e basilari sulla parola più importante e vitale del vocabolario degli esseri umani.

Introduzione

Premessa – Questa sintesi sui dodici segni per riconoscere il vero amore è stata per la maggior parte realizzata dagli appunti presi dai discorsi tenuti da Tom Price. Gli appunti non riflettono l’intero discorso, possono includere malintesi, non comprendono tutto ciò che è stato detto durante i discorsi, trasmettono gli argomenti e il suo ragionamento in una forma molto più sintetica rispetto al discorso stesso, e il testo riflette ciò che è stato inteso.

Definizioni

L’amore può essere definito in diversi modi e ci sono almeno dodici segni per riconoscerlo, per riconoscere il vero amore, sincero. L’amore è anche attrazione. Nel mondo minerale gli atomi sono tenuti insieme da una forza di attrazione. La vita è attrazione e aggregazione, mentre la morte è disgregazione. Amore, attrazione, unità e vita sono strettamente collegate fra loro.

La prima forma di amore è l’amore che Dio ha per gli esseri umani. Un altro tipo di amore è l’amore che ha un essere umano per Dio. Infine, un ulteriore tipo di amore è l’amore di un essere umano per un altro essere umano. Qui ci occupiamo in particolare di questa ultima forma di amore.

Anticipo a voi che state leggendo e state gentilmente prestando attenzione, che diversamente dalle più probabili aspettative che vi siete fatti pensando al titolo, questo documento non vi porta solo belle notizie che vi consentono di rilassarvi, ma anche diverse informazioni che vi descriveranno nuove mete da conquistare a piccoli passi con costanza, “compiti a casa” e lavoro su sé stessi per crescere interiormente.  

Il cambiamento di noi stessi e del mondo è possibile e sarà più facile se proviamo a riflettere sul significato dell’amore.

Se studiamo un gioco, come per esempio il calcio, il rugby o qualsiasi altro gioco, possiamo identificare alcune lezioni di vita. Per poter giocare, dobbiamo conoscere la risposta a quattro domande:

  1. La prima domanda è: “qual è lo scopo di base del gioco?”. Questa domanda chiarisce l’obiettivo del gioco e le finalità. Nella maggior parte dei giochi, proprio come il calcio, è segnare punti.
  2. La seconda domanda è: “che cos’hai a disposizione che può aiutarti a raggiungere questo obiettivo?”. Nell’ambito dell’argomento qui trattato, è compiere atti d’amore, azioni.
  3. la terza domanda è: “contro chi giochi?”, cioè chi è il tuo avversario. Il nostro avversario nella vita è il nostro ego. Invidia, orgoglio, gelosia, egoismo, denaro, materialismo e così via.
  4.  L’ultima domanda è “quando finisce il gioco?”. Direi che tutti sappiamo quando finisce il gioco della vita.

Usiamo la parola amore così tante volte, in così tanti contesti che a volte non si sa più davvero cosa significhi. In cinese si possono utilizzare diverse parole per indicare il riso, ciascuna viene usata a seconda dello stadio di maturazione in cui si trova. Allo stesso modo gli eschimesi hanno diverse parole per la neve e anche gli arabi per la sabbia. Questo non è sorprendente? Quando abbiamo a che fare spesso con una cosa abbiamo bisogno di molti nomi e parole per descriverla in modo più preciso. Ma abbiamo solo quella parola in inglese, “love”, per indicare l’amore quindi abbiamo bisogno di ampliare il nostro vocabolario quando si tratta dell’amore. In italiano si usa anche dire di volere bene a una persona ovvero volere il bene di una persona.

L’amore è un potere, una forza, una capacità. Proprio come nel mondo fisico, abbiamo per esempio il potere dell’elettromagnetismo, o della forza di gravità; nel mondo spirituale abbiamo la virtù dell’amore. Tutto nel mondo è tenuto insieme da una misteriosa forza di attrazione. Ovunque ci sia amore c’è vita, c’è attrazione e la morte è invece disgregazione.

La prima definizione dell’amore è che è un potere, una forza. L’amore è il messaggio di tutte le Manifestazioni di Dio in tutte le religioni.

Nella Bibbia si dice: …Qual è il primo comandamento di tutti? E Gesù rispose: Il primo di tutti i comandamenti è che Il Signore nostro Dio è un solo Signore… e tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, e con tutta la tua anima, e con tutta la tua mente, e con tutte le tue forze. Questo è il primo comandamento. Il secondo è: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è nessun altro comandamento più grande di questo. Marco 12:28-31.

Questo è sicuramente difficile da mettere in atto soprattutto quando la componente animale e materiale ha il sopravvento su di noi. Quando si riesce a raggiungere lo stadio dell’amare gli altri per amore di Dio allora ci sentiremo più liberi, più leggeri e soprattutto più felici: questo perché allora saremo più vicini alla vera natura dell’essere umano.

Di seguito si tratteranno i segni che ci permettono di riconoscere il vero amore.

Per cercare di comprendere meglio cosa sia l’amore è importante iniziare a considerare diversi aspetti:

Il modo migliore per approfondire questi punti è avere la lista a portata di mano e davanti a noi in ogni consultazione o situazione, in modo che prima di interagire con le altre persone, possiamo chiederci se stiamo facendo tutte queste cose in questo momento.

Unità prima di tutto

L’unità è più importante di qualsiasi altra cosa. Oggi, nel mondo in cui viviamo, spesso non consideriamo l’unità al di sopra di tutto. Una delle cose che spesso pensiamo sia più importante dell’unità è la verità o aver ragione. Consideriamo ad esempio la “critica costruttiva”. Pensare che aver ragione è più importante dell’unità è una falsa priorità e causa molto dolore, ad esempio, alla nostra famiglia, o anche in scala maggiore, può causare guerre.

Il fatto che immaginiamo di avere ragione e tutti gli altri sono in torto è il più grande di tutti gli ostacoli nel cammino verso l’unità, e l’unità è necessaria se vogliamo raggiungere la verità, perché la verità è una. Infatti, l’unità è al di sopra dell’essere giusti. Se si è d’accordo su un argomento, anche se sbagliato, è meglio che essere in disaccordo ed essere nel giusto, poiché questo disaccordo produrrà la demolizione del fondamento divino dell’unità. Sebbene una delle parti può avere ragione e non essere d’accordo questo sarà la causa di mille torti, ma se sono d’accordo ed entrambe le parti sono in torto, poiché sono nell’unità, la verità sarà rivelata e il torto sarà corretto. Dobbiamo iniziare a pensare che l’unità è vita e la disunione, la disgregazione degli elementi, la decomposizione, è morte. Consideriamo per esempio quando dopo una discussione ci sentiamo arrabbiati, tristi o feriti. Ferire i sentimenti delle altre persone, menzionando i loro errori o dare consigli agli altri causano più disunione di quanta ne provochi l’unità.

La lezione qui è che l’unità è giusta. Se si verifica un caso di disunione, dobbiamo analizzare quel caso e capire perché mi sono comportato in modo tale che era più importante dell’unità. Forse era il mio ego, orgoglio, desiderio di potere o avere ragione, o qualsiasi altra cosa. Qualcosa che mi fa fare qualcosa che in quel momento è emerso in noi con più forza dell’unità? Possiamo ogni mattina pensare a “cosa posso fare che sia più forte per raggiungere l’unità oggi?” Alla sera possiamo riflettere su “Cosa ho fatto che ha causato la disunione oggi?”. Dovremmo farlo per oggi, non per domani. Domani sarà importante intervenire a tempo debito prima che accada ancora.

Accettazione e tolleranza

Si tratta di imparare ad accettare tutti quelli che incontriamo sul nostro cammino così come sono. Se non impariamo ad amare Dio, non possiamo imparare ad amare gli altri. Semplicemente non possiamo accettare e tollerare gli altri a meno che non accettiamo e tolleriamo Dio. Ciò significa che dobbiamo accettare e tollerare la nostra stessa vita. Dobbiamo accettare che le nostre vite sono perfette così come sono. Tutto ciò che Dio ha posto davanti a noi, è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Diciamo nelle nostre preghiere che Dio è il Generosissimo. Dio è generoso? Dio è il donatore di tutto? Se Dio è tutto questo, perché allora pensiamo che quello che abbiamo non sia abbastanza?

La chiave è per noi amare la nostra vita e accettare che sia perfetta così com’è. Ci sono alcune domande che non dovremmo chiederci. Dobbiamo smettere di pensare a chi Dio mette nella nostra vita. Invece di metterlo in discussione, dovremmo accettarlo. Chi incrocia le nostre strade, è perché Dio ce l’ha dato. Questo perché ne avevamo bisogno o ne abbiamo bisogno. Dio è il Generoso. Dobbiamo imparare ad accettare ciò che Dio ha messo sul nostro cammino, e ad accontentarci di esso.

Questa è la fonte di ogni bene e gloria.

I “nemici” sono coloro che sono in grado di insegnarci meglio ad amare, perché amarli è sicuramente più difficile che amare gli amici.

La rassegnazione e la contentezza

La rassegnazione e la contentezza sono altri due elementi importanti sui quali riflettere. Tutti abbiamo delle sofferenze, tutti cerchiamo di evitarle e non ci piacciono. Tuttavia, dovremmo essere grati nelle avversità. Pensiamo che sia una cosa negativa, ma è una buona cosa. Come mai è così? Esteriormente è fuoco, ma interiormente è vita.

Per ottenere l’amore, abbiamo bisogno del dolore. Dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita. La libertà non è una questione fisica. È una condizione interiore. Se uno non accetta anche le terribili vicissitudini, non raggiungerà la libertà. Il primo obiettivo è liberarsi dal proprio ego.

Lode e gratitudine

Per amare Dio, dobbiamo, ogni giorno, lodare Dio e mostrare gratitudine. Non lo facciamo perché Dio ha bisogno della nostra lode e gratitudine perché sicuramente Dio non ha bisogno della nostra lode o gratitudine. Se non puoi lodare qualcuno, non puoi amarlo. Non basta pensarlo ma va espresso. Lodare gli altri ci aiuta per vederli nella loro giusta luce. È qualcosa che deve diventare un’abitudine quotidiana. La lode deve essere cosa osserviamo negli altri. Se non si basa su ciò che vediamo, è ipocrisia e ha un odore molto sgradevole. Quando noi mostriamo amore, deve essere liberato da ogni tipo di ipocrisia.

Possiamo lodare ma come possiamo esprimere gratitudine? Ogni volta che incontriamo qualcuno, è importante esprimere gioia e gratitudine a questa persona. Tutte le persone che incontriamo sono le persone giuste che ci ha mandato Dio sul nostro cammino e dobbiamo avere gratitudine per questo.

Quando elogiamo le persone che fanno le cose per bene, e lo esprimiamo con gentilezza, si sentono bene con sé stesse e con la persona che le elogia. Questa è un’abilità davvero importante anche nel matrimonio!

E’ bene non parlare in modo sprezzante degli altri, ma lodare senza distinzione.

Bisogna vedere in ogni essere umano solo ciò che è degno di lode. Quando questo viene fatto, si può essere amici dell’intera razza umana.

Se, tuttavia, una persona si mette a parlare bene di un altro, aprendo le labbra per lodare un altro, toccherà una corda di risposta nei suoi ascoltatori e saranno stimolati dai respiri di Dio.

Imparare a essere grati ha cambiato la mia vita! Ogni mattina, prima di alzarmi dal letto, penso a cinque cose di cui sono grato; e ogni notte, prima di andare a dormire, ne penso altre cinque. Penso che sia utile lodarsi a vicenda: essere grati per tutte le piccole cose che qualcuno fa per noi può fare molto per aiutare anche un matrimonio.

Ti rendi conto di quanto dovresti ringraziare Dio per le Sue benedizioni? Se lo dovessi ringraziare mille volte ad ogni respiro, non sarebbe sufficiente perché Dio ti ha creato e formato. Ti ha protetto da ogni afflizione e preparato ogni dono ed elargizione. Considera che Padre gentile è.

Egli elargisce il Suo dono prima che tu lo chieda. Non eravamo nel mondo dell’esistenza, ma appena nati abbiamo trovato tutto pronto per i nostri bisogni e conforto per noi. Ci ha dato un padre gentile e una madre compassionevole, ci ha fornito sorgenti di latte salubre, atmosfera pura, acqua rinfrescante, brezze dolci e il sole che splende sopra le nostre teste. In breve, Egli ha provveduto a tutte le necessità della vita anche se noi non abbiamo chiesto nessuno di questi grandi doni. Con pura misericordia e generosità ha preparato questa grande tavola. È una misericordia che precede la domanda. C’è un altro tipo di misericordia, che si realizza dopo la domanda e la supplica. Ci ha donato entrambi, senza chiedere e con supplica. Ci ha creati in questo secolo radioso, un secolo atteso e atteso da tutte le anime santificate nei periodi passati. È un secolo benedetto; è un giorno benedetto. I filosofi della storia hanno convenuto che questo secolo è uguale a cento secoli passati. Questo è vero da ogni punto di vista. Questo è il secolo della scienza, delle invenzioni, delle scoperte e delle leggi universali. Questo è il secolo della rivelazione dei misteri di Dio. Questo è il secolo dello splendore dei raggi del Sole della Verità. Pertanto, devi rendere grazie e glorificare Dio che sei nato in quest’epoca.

Vedere solo cose buone negli altri

La teofania è una manifestazione visibile di Dio all’umanità nel mondo e i Messaggeri di Dio sono una teofania. Se si volesse definire Dio, si potrebbe forse dire che Dio possiede un insieme di attributi come amore, compassione, perdono, gioia, gentilezza e così via. Inoltre, noi esseri umani non possiamo sapere nulla di una cosa a meno che non ne conosciamo le qualità e gli attributi. Quindi possiamo conoscere Dio solo attraverso i suoi attributi. Il modo per trovare gli attributi di Dio è cercarli negli altri. Dobbiamo cercare di trovare qualità positive negli altri e non appena le vediamo, pensiamo che abbiamo appena visto le qualità di Dio.

Cerchiamo di vedere Dio in loro perché queste qualità riflettono gli stessi attributi di Dio. Quindi, ogni giorno, stiamo trovando Dio. Ogni cosa nella creazione riflette, in una certa misura, le qualità di Dio. Gli esseri umani, tuttavia, sono in grado di riflettere molto di più gli attributi di Dio. Tutta la creazione riflette la luce. Se qualcosa non riflette luce per niente, non puoi vederla. Se qualcosa è di un certo colore, puoi vedere quel colore perché riflette in parte la luce, una luce parziale che viene vista come quel colore. Tutta la creazione riflette Dio in una certa misura, ma l’essere umano riflette ancora di più gli attributi di Dio. Ecco perché possiamo paragonare gli esseri umani agli specchi. Gli specchi riflettono tutta la luce.

Ma a volte, gli specchi riflettono meno luce perché sono molto polverosi. Lo scopo è lucidare quello specchio, consentendogli di riflettere più luce. Ogni volta che qualcuno fa qualcosa di buono, sta mostrando una qualità, un attributo di Dio, riflette un attributo di Dio. La chiave è cercare le qualità negli altri. Voi scoprirete che Dio è ovunque. Per esempio, dove c’è gentilezza, c’è Dio.

Se qualcuno ha dieci buone qualità e una cattiva, guardiamo le dieci buone qualità. Se qualcuno ha dieci cattive qualità e una buona, concentriamoci sulla buona qualità e ignoriamo tutte le cattive qualità. C’è una storia su Cristo e i suoi discepoli che un giorno si imbatterono in un cane morto che aveva iniziato a decomporsi. Uno dopo l’altro ogni discepolo disse che aveva un aspetto orribile, aveva un terribile odore ecc. Ma Cristo ha detto, guarda i suoi denti, come sono bianchi. Le cattive qualità in realtà non lo fanno esistere. Sono solo assenza di buone qualità. Considera il cielo di notte. Quando guardiamo il cielo, non lo facciamo guardando lo spazio buio tra le stelle, non guardiamo dove non c’è luce. Ci concentriamo sulle stelle, noi notiamo le stelle e ci concentriamo sulla luce. Lo spazio buio è solo assenza di luce e in modo simile, dobbiamo ignorare le cattive qualità degli altri.

È molto facile vedere cattive qualità negli altri. Ciò che è speciale è ignorare le cattive qualità e notare il bene negli altri. E’ importante cercare di non arrabbiarsi mai gli uni con gli altri. La rabbia è in contrasto con il mondo di oggi in cui si parla sempre più spesso di gestione della rabbia. Gli studi hanno dimostrato che, quando siamo arrabbiati, controlliamo la rabbia quando le circostanze non ci permettono di mostrarla. Ad esempio, una persona potrebbe essere molto arrabbiata a casa, ma dovrebbe essere arrabbiata al lavoro, egli non la mostrerà ai suoi manager. La capacità di controllare la rabbia esiste. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità e renderci conto che in nessuna circostanza ci è permesso o è utile essere arrabbiati. Non è che non abbiamo la capacità, è che non ci stiamo rendendo conto dei pericoli e delle conseguenze di essa.

Ascoltare e cercare di capire

Le parole inglesi listen e silent, ascoltare e fare silenzio sono anagrammi. Dobbiamo tacere per ascoltare. Non dovremmo mai interrompere. Il silenzio è non solo con la nostra bocca ma anche con la nostra mente. Spesso stiamo zitti ma nei nostri pensieri stiamo pensando quello che stiamo per dire dopo o qualche altro pensiero. Per trovare la verità dobbiamo rinunciare al nostro pregiudizio, le nostre piccole nozioni banali; una mente aperta e ricettiva è essenziale. Se il nostro calice è pieno di sé, non c’è posto in esso per l’acqua della vita. Il fatto che immaginiamo di avere ragione noi e tutti gli altri torto è il più grande di tutti gli ostacoli sul percorso verso l’unità, e l’unità è necessaria se vogliamo raggiungere la verità, perché la verità è una. Una mente aperta è essenziale, se perdiamo questo, perdiamo anche la capacità di ascoltare.

Il primo passo per ascoltare è pensare che potrebbe avere ragione il nostro interlocutore. Nella scienza, la verità è considerata dipendente dal quadro di riferimento. Ad esempio, se guardi una cannuccia da due diverse prospettive, sembreranno molto diverse e se due persone si aggrappano solo alla loro prospettiva, entrambe considerano l’altra sbagliata. Tuttavia, entrambi hanno ragione, ciascuno dal proprio punto di vista o prospettiva.

In quanto tale, ogni persona ha ragione secondo il proprio quadro di riferimento, in base alle proprie esperienze e apprendimenti. È inutile cercare di concatenare la loro opinione in quanto dipende dal loro quadro di riferimento. Tuttavia, se cambi il loro quadro di riferimento, la loro opinione cambierà da sola. Se pensiamo che si sbaglino, possiamo non capire il loro quadro di riferimento.

Un approccio gentile e un comportamento amorevole verso le persone sono i primi requisiti per comunicare in modo efficace. E’ importante ascoltare attentamente tutto ciò che una persona ha da dire, anche se il suo discorso possa consistere solo in cieche ripetizioni delle opinioni altrui. Non si dovrebbe resistere o imbattersi in argomentazioni. Bisogna cercare di evitare controversie che sfocino in un rifiuto ostinato o ostilità, perché l’altro si sentirà sopraffatto e sconfitto. Pertanto, sarà più incline a rifiutare il dialogo e la comprensione. Si dovrebbe piuttosto dire: “Forse hai ragione, ma gentilmente considera la domanda da quest’altro punto di vista.” Considerazione, rispetto e amore incoraggiano le persone ad ascoltare e non costringerli a rispondere con ostilità. Sono convinti perché vedono che il tuo scopo non è sconfiggerli, ma trasmettere verità, per manifestare cortesia.

Perdono

Abbiamo parlato prima dello sforzo quotidiano. È necessaria anche la pratica. La conoscenza da sola non è sufficiente, non lo è abbastanza. La conoscenza deve essere implementata. Se una persona crede ma non si sforza di attuare ciò in cui crede, è abbastanza inutile.

L’amore è lo stesso, abbiamo bisogno di impegnarci ogni giorno e ha bisogno di pratica. Quando ero bambino, sono stato portato da uno dei migliori insegnanti. Mi disse che dovevo esercitarmi ogni giorno. Ha detto che è meglio praticare 30 min ogni giorno di 4 ore una volta a settimana. Questo non ha senso perché 4 ore sono di più. Ma questo non importa, è la pratica quotidiana che conta. La pratica riguardo all’amore deve essere fatta in pubblico ed è molto difficile, come ascoltare un bambino che impara a suonare il violino.

Nessuno si arrabbia con il bambino che sta praticando il violino, per quanto possa essere un tormento per le orecchie. Allo stesso modo, non dovremmo essere arrabbiati con gli altri che praticano l’amore.

Il perdono è un segno d’amore molto importante. Possiamo resistere per molto tempo prima di perdonare, ma….

Bisogna ricordare che perdonare qualcuno non è tenerlo fuori dai guai, è per il nostro bene. In qualsiasi momento se non perdoni qualcuno, è perché ha ferito una parte di te. Devi sbarazzarti di quella parte e distaccarsi da quella parte. Quindi perdonare significa distaccarsi da quelle parti in noi che erano ferite come l’orgoglio, il rispetto, la perdita di denaro e così via. Se non puoi perdonare, allora questa è una parte di te alla quale sei attaccato. Perdonare è distacco.

Una volta fu chiesto a Michelangelo del suo capolavoro, della statua del David e di come ci fosse riuscito. Ha detto che era molto facile, che ha solo preso una grande pietra di marmo e ha tagliato via ogni parte che non fosse David. Dio sta facendo esattamente la stessa cosa con noi. Dio sta tagliando via tutte le parti in noi che non sono del “David” e Dio usa altre persone per farlo. Dio, attraverso altre persone, sta cesellando tutte le parti che non sono “David”.

A volte diciamo: “se accetti e ammetti di aver sbagliato, ti perdonerò”. È importante perdonare l’altro anche senza che lui chieda perdono. Inoltre, chiedere alla persona di passare tempo insieme è buona cosa per un perdono completo. Dire all’altro: “Ogni traccia del passato è completamente cancellata”.

Nella preghiera del Signore si dice: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi abbiamo rimesso i nostri debitori.”. Nella Bibbia (Matteo 6:4) dice: “Se infatti perdonate agli uomini le loro colpe, anche il Padre vostro celeste perdonerà” È semplice, se non perdoni, Dio non ti perdonerà.

Nella Bibbia (Matteo 18>21-22) si dice: “Allora Pietro venne da lui e gli disse: Signore, quante volte mio fratello peccherà contro di me, e io lo perdono? fino a sette volte? Gesù gli disse: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.” Inoltre, nel capitolo 18:23-35 di Matteo, c’è questa storia seguente: “Perciò il regno dei cieli viene paragonato a un reame, in cui il re si prende cura dei suoi servi. E quando il re cominciò a fare i conti, gli fu presentato uno che gli doveva diecimila talenti. Il re ordinò che fosse venduto lui, sua moglie, i figli e tutto ciò che aveva, e che fosse pagato. Il servo dunque cadde giù, e lo supplicò, dicendo: Signore, abbi pazienza con me, e io ti pagherò tutto. Allora il signore di quel servo si commosse con compassione, lo sciolse e gli diede il debito. Ma quel servo uscì e trovò uno dei suoi compagni di servizio, che gli doveva cento denari; ed egli gli mise le mani addosso e lo prese per la gola, dicendo: Pagami quello che devi. E il suo compagno si gettò ai suoi piedi e lo supplicò, dicendo: Abbi pazienza con me, e io ti pagherò tutto. E lui no: andò e lo gettò in prigione, finché non avesse pagato il debito. Così quando i suoi compagni di servizio videro ciò che era stato fatto, furono molto delusi, allora raccontarono al loro signore tutto ciò che era stato fatto. Allora il suo signore, dopo averlo chiamato, gli disse: O tu! servo malvagio, ti ho perdonato tutto quel debito, perché mi hai supplicato: non dovevi anche tu aver pietà del tuo prossimo servo, come ho avuto pietà di te? E il suo signore si adirò, e lo consegnò ai torturatori, finché non avesse pagato tutto ciò che era dovuto a lui. Così farà anche a voi il Padre mio celeste, se di cuore non perdonate ciascuno dei debiti a vostro fratello”.

Una volta ho sentito che “la cosa migliore del passato è che è finito”. Gli studi hanno dimostrato che, quando ripetiamo l’evento nella nostra mente, cioè quando pensiamo a un pensiero che è successo, è al 90% come la cosa reale. Rivederlo nella mente è come rivivere l’intera cosa fino al 90% ma la storia peggiora. Quindi ogni volta che facciamo un replay mentale, è come rivivere l’evento, ma per ogni replay la storia diventa peggiore. Ricorda, perdonare non significa che avevano ragione, perdoni il male e lo superi.

Il perdono è la parte più difficile da praticare fra i dodici segni dell’amore.

Perché perdonare? Perché per esempio nessuno di noi è perfetto. Quando si perdona senza condizioni è vero perdono. Il perdono ci alleggerisce perché lasciamo andare la negatività che è dentro di noi. Gli attaccamenti materiali e l’egoismo ci impediscono spesso di perdonare.

Accettazione, incondizionata

Tutto ciò che Dio ha voluto è stato, e ciò che non ha voluto non sarà. Questo è il miglior modo per arrivare all’accettazione. Pregare per la volontà di Dio è un altro modo per arrivarci.

Trascura i loro difetti: smettere di cercare difetti negli altri.

Accettare le persone significa amarle per come sono e non solo a determinate condizioni, ovvero amore condizionale. Essere pazienti e tolleranti con chiunque sia sul nostro cammino.

È facile amare persone amorevoli, molto più difficile amare persone problematiche e con un carattere difficile.

Vedi solo le buone qualità in ognuno.

Ascoltare e cercare di capire: Linda Popov nel Virtues Project ha uno slogan affascinante: “Non arrabbiarti, incuriosisciti”. Possiamo imparare molto sulle altre persone imparando ad ascoltare e non ascoltando solo per pianificare la nostra risposta.

Dio promette un aiuto speciale e ricompense a coloro che ascoltano.

Vediamo solo le buone qualità negli altri, vediamo e cerchiamo i segni di Dio nelle altre persone. In ogni persona che incontriamo cerchiamo di leggere una lettera aperta da Dio verso di noi.

Dai un’occhiata a questa lista di controllo, i dodici segni dell’amore, che stiamo analizzando punto per punto per una consultazione efficace e vedrai come andrai bene.

Gli esseri umani sono una miniera ricca di gemme preziose.

Ascoltare e capire

Ascoltare la persona prima di cercare di rispondere. Ascoltare con attenzione per imparare e capire l’altra persona. La verità dipende anche dalla situazione specifica e dalla collocazione dei punti di riferimento e per questo motivo è importante ascoltare e comprendere l’altro. Anche per capire una prospettiva e un punto di vista differente. Questo ci aiuta a superare i pregiudizi.

Servire

Su questo argomento è necessario un approfondimento specifico. Servizio significa fare qualcosa per gli altri, per aiutare gli altri. Per esempio, andare a trovare una persona ammalata. Fargli visita, ascoltarlo, dargli una mano, portargli da mangiare. Un’azione da compiere con felicità per portare positività alla persona che visitiamo. Questa azione in alcuni casi può avere un beneficio sul malato che aiuta e supporta positivamente la guarigione.

Il lavoro eseguito in spirito di servizio verso gli altri ha valore di lode a Dio.

Quanti modi ci sono per servire una persona? Aiutarlo quando ha bisogno, quando non sta bene, quando è malato. Essere utile ad un’altra persona.

Ricevere amore

Quando siamo stati feriti, la nostra risposta naturale è erigere un muro che rende difficile ricevere amore. Accettare gli inviti è importante. Se non siamo in grado di ricevere amore l’altra persona non sarà pienamente in grado di trasmetterci il suo amore. Inoltre, se non siamo in grado di ricevere amore sarà molto più difficile per noi dare amore agli altri.

Quale modo migliore per ricevere amore che crogiolarsi nell’ospitalità di qualcuno.

Alcune persone trovano più facile dare che ricevere, ma non ricevendo, non permettiamo all’altra persona di dare.

In effetti, i credenti non hanno ancora pienamente imparato ad attingere l’uno dall’altro l’amore per la forza e la consolazione nel momento del bisogno. La Causa di Dio è dotata di poteri enormi, e il motivo per cui i credenti non ne beneficiano di più è perché non hanno imparato ad attingere pienamente a queste potenti forze di amore, forza e armonia generate dalla Fede.

Se non si è in grado di ricevere amore allora è anche più difficile dare amore.

Amore incondizionato, disinteressato.

A volte in fondo siamo lontani l’uno dall’altro, ma mentre entrambi ci rivolgiamo a Dio, ci avviciniamo automaticamente l’uno all’altro. L’amore deve essere privo di motivi derivanti dal fatto che siamo convinti di intravedere la possibilità di trarre vantaggi egoistici dalla persona che pensiamo di amare. L’amore non deve avere un’utilità egoistica, un’aspettativa di un tornaconto.

L’amore incondizionato è amore che si dona per amore di Dio, per avvicinarsi a Dio.

L’amore si esprime in azioni.

Felicità, gioia e radiosità.

È importante imparare ad essere felici!

Quando facciamo un sorriso sincero stiamo dando un raggio di amore a una persona.

Essere gioiosi e radiosi ovvero esprimere e irradiare felicità. Essere felici in tutte le situazioni e condizioni.

Un particolare tipo di felicità che si irradia alle altre persone. Un sorriso deve esprimere gioia e felicità, essere un raggio di luce e di amore. È molto potente, trasmette amore.

Se una persona e felice di vederti e ti sorride raggiante e trasmette amore. Ci sono persone che sono campioni nel sorriso e possono essere prese ad esempio come riferimento.

Non essere mai causa di infelicità

Non criticare gli altri, altrimenti saremo causa di infelicità. Dobbiamo incoraggiare e amare gli altri. Inviando messaggi positivi e non negativi. Menzionare gli aspetti positivi della persona, le azioni buone che ha fatto e i risultati che ha realizzato. Non diciamo a una persona te lo avevo detto. Ogni parola che diciamo può essere miele e zucchero oppure veleno per una persona. Cerchiamo di pronunciare parole che possano essere miele, come per esempio incoraggiamento, apprezzamento, perdono. Avere rispetto e sensibilità per i sentimenti delle altre persone cercando di non mortificarle.

Tutti i messaggeri di Dio hanno portato con la religione amore agli esseri umani.